Giovanni Perdigiorno, sempre distratto, e Alice, detta “Cascherina” perché casca sempre, sono due fratelli che giocano nella loro cameretta: una sedia, un bastone, delle felpe, un cerchio e dei libri sono gli spunti per inventare giochi che a volte posso suscitare preoccupazioni in un ipotetico papà che si trova in un’altra stanza della casa, immerso nelle sue faccende e nei suoi piccoli dubbi legati alla crescita dei figli. Uno spettacolo descrittivo, a tratti evocativo, leggero, con pochi oggetti scenografici, dove la danza si mescola alle interazioni video, e che tocca il tema dell’alfabetizzazione emotiva.
Rodari è stato un rivoluzionario nell’uso della fantasia e della lingua italiana, un giocoliere per come accosta parole e immagini, per le suggestioni che crea, per come coglie la quotidianità e per la semplicità con cui la ridona al lettore. Con la stessa giocoleria ho cercato di mescolare alcuni ingredienti: immaginazione, fantasia, noia, litigi, grandi interrogativi esistenziali .... «cosa vuol dire amare?»
Alberto Munarin