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da Venerdì, 28 Novembre 2025 a Sabato, 29 Novembre 2025

RADIO INTERNATIONAL BEPPE ROSSO

  • di Hamid Ziarati e Beppe Rosso
    regia Beppe Rosso
    con Adriano Antonucci, Lorenzo Bartoli, Massimiliano Bressan, Francesco Gargiulo e Barbara Mazzi
    scene e luci Lucio Diana
    sound designer Massimiliano Bressan
    assistente alla regia Ludovica Aprile
    tecnico di compagnia Raffaele Arru
    produzione A. M. A. Factory
    progetto ALCOTRA Italia Francia – MigrAction
    si ringraziano Sara Consoli, Thea Dellavalle
    e Fertili Terreni Teatro

Lo spettatore si trova immerso in uno studio radiofonico di una stazione radio collegata a un network nazionale – TIN (Turbo Italia Network) e partecipa al processo di nascita delle le notizie, vere o false che siano, a ciò che sta dietro le quinte e a ciò che nutre economicamente e culturalmente un’emittente. In un mondo che rischia la deriva, due conduttori, uno stagista, un fonico e un immigrato mediorientale, ex giornalista, sono i componenti di una piccola radio in crisi. La notizia di una bambina siriana che tenta di attraversare il confine con la Francia e le cruciali prese di posizione del governo, sono gli elementi che scatenano un forte contrasto interno di incomprensioni che metterà in dubbio l’intera tenuta delle trasmissioni. 

Radio International è una commedia con tutti gli ingredienti comici e parossistici del genere, ma contemporaneamente è un testo drammatico per le contraddizioni e gli argomenti che vengono messi in campo: dalle tragedie dei migranti nel tentativo di oltrepassare il confine con la Francia alla presenza di un governo che vuole uscire dall’Unione europea e chiudere i confini, dalla libertà di informazione messa in discussione fino ai dubbi di quali siano i limiti della deontologia giornalistica e il rispetto delle fonti. La violenza del mondo contemporaneo è affrontata e stemperata in una commedia in cui si parla di noi, delle paure e dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente e della responsabilità che riveste l’informazione. Non è un’indagine bensì un gioco d’attore in cui i personaggi si trovano coinvolti in situazioni enigmatiche e paradossali. 

Per costruire il progetto si è ripercorsa la storia del radiodramma che ha visto cimentarsi autori come Dylan Thomas, Durrenmatt, Orson Wells o Samuel Beckett che hanno reso grande il mezzo radiofonico, il più antico tra i mezzi di comunicazione di massa, ma ancora attuale e vivo. Il testo e l’allestimento, nascono all’interno di un progetto più ampio che si è sviluppato attraverso una serialità di 5 puntate che raccontano la trasformazione di un’emittente radiofonica e quella drammatica di un Paese nell’arco temporale di una settimana. 

Presentato interamente con successo nella stagione 2020/21 con una nomination al premio UBU 2021, ora il progetto viene proposto in una nuova veste come spettacolo unico.

  • Beppe Rosso regista, attore e autore porta avanti una ricerca teatrale fortemente agganciata al presente, sia in rapporto alle tematiche che ai linguaggi, interrogando drammi e conflitti che attraversano l’uomo contemporaneo.
    Dopo la formazione all’École International de Théâtre de Jacques Lecoq, nel 1980 con la compagnia Granbadò elabora una prima visione artistica con testi che dal teatro gestuale seguono la pista del teatro dell’assurdo: Esigenze Tecniche (Premio nazionale E.T.I., Stregatto 1984) e Recita con più di 500 repliche in Italia e in Europa. Nel 1991 comincia il percorso con il Laboratorio Teatro Settimo diretto da Gabriele Vacis, un ambiente culturale dove si elabora una nuova concezione del teatro di narrazione; partecipa ad allestimenti come La Trilogia della Villeggiatura (Premio I.D.I. e Biglietto d’Oro A.G.I.S. 1994).

    Negli anni ‘90 lavora con Teatro Stabile di Brescia, Gruppo della Rocca, Assemblea Teatro e Teatro Invito con cui dirige Il Racconto dei Promessi Sposi (Menzione speciale, giuria Internazionale E.T.I. Stregatto 1998). Nel 1997 fonda A.C.T.I. Teatri Indipendenti, inizia una nuova visione del teatro contemporaneo: prima con grandi allestimenti fuori dagli spazi teatrali (Fantasmi d’Acciaio in un'ex Acciaieria Teksid, Deportazione - Viaggio nella perdita dei Diritti umani su un convoglio merci in stazioni ferroviarie) poi dal 2003 con un percorso coproduttivo con il Teatro Stabile di Torino (La Trilogia dell’Invisibilità, tre spettacoli che diventeranno il libro La Città Fragile edito da Bollati Boringhieri). Dal 2007 il suo sguardo si rivolge alla nuova drammaturgia americana: la trilogia su Jane Martin con tematiche che vanno dalle campagne anti abortiste alla guerra in Iraq. Dal 2013 un periodo di ulteriore elaborazione drammaturgica porta a collaborare con importanti autori contemporanei europei come Matei Visniec, Rémi De Vos, Csaba Székely mettendo in scena per la prima volta in Italia i loro testi tra cui Piccola Società Disoccupata (2016), Non mi pento di niente (2019) e il più recente Lo Spettatore condannato a morte (2023). Nel 2020 torna alla scrittura con Hamid Ziarati e dirige Radio International una sperimentazione teatrale in 5 puntate e nel 2022 porta in scena Un giorno di fuoco di B. Fenoglio.

ORARI

VENERDI e SABATO21:00

  • Prezzi

    INTERO: € 18,00 + d.p.

    RIDOTTO*: € 15,00 + d.p.

    *Cral convenzionati, Unicoop Firenze, tessera Arci, over 65, under 26, Università dell’Età Libera

    RIDOTTO**: € 8,00 

    **studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro

    RIDOTTO***: € 5,00 

    ***bambini sotto i 7 anni, operatori

    la biglietteria sarà aperta esclusivamente nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 20:00

    si invita a consultare le pagine relative ai singoli eventi per ulteriori informazioni

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