Mario Bermúdez, coreografo di Marcat Dance, in uno splendido momento di maturità artistica, prosegue la sua ricerca con un linguaggio fisico intenso e potente, profondamente radicato e connesso alle emozioni e alle contraddizioni umane. In questa occasione, per la sua creazione Averno, prende come punto di partenza l’Inferno di Dante e la simbologia che ne costella il viaggio.
Averno è una sorta di trance sensoriale, un viaggio in cui lo spettatore si immerge dal primo all’ultimo istante, empatizzando con gli artisti, navigando tra comunità e individuo. Un percorso che rivela il potere della liberazione e la nudità del nostro essere.
Questo viaggio avvicina ogni artista alla sua vera essenza, al proprio sé più intuitivo e animale. Lungo il cammino, ciascuno dovrà affrontare le versioni più oscure di sé: dubbi, paure, debolezze.
Ma anche, con spirito di unità e consapevolezza, i sette performer potranno vedere se stessi come un solo viaggiatore, diventando tutti specchio e paesaggio, per arrivare a scoprire che la libertà può essere trovata anche nei luoghi più oscuri e sconosciuti. In un viaggio alla riconquista della propria interiorità.
foto: Muver Zaragoza, Alberto Rodrigá lvarez