«L’universo è movimento fine a se stesso, piacere di creare, vitalità che continuamente si rinnova: tutto è danza. È implicito, in questa prospettiva, un messaggio: tu non sei solo; per quanto precario, isolato, o disperato ti possa sentire, tu partecipi a un’unica, immensa danza; […]. Se vuoi diventare cosciente di questa unione e percepire la realtà nella sua essenza più profonda, danza».
Piero Ferrucci, Esperienze delle Vette
Ima è un termine giapponese che indica “il momento presente” e che in aramaico e in ebraico ha il significato di “madre” nella sua accezione di rinascita e rinnovamento.
IMA, quintetto firmato da Sofia Nappi, è stato immaginato durante il periodo del distanziamento sociale, quando la coreografa e i suoi performer si sono ritrovati soli nella loro vera casa – il corpo – dove la principale dimensione temporale tangibile era il presente e dove l’esistere diventava più sensibile alle piccole cose.
In questo spazio il bisogno di rapportarsi con l’altro da noi, in assenza di contatto fisico, ha fatto nascere un profondo senso di connessione e un desiderio di co-creazione.
Essere soli con il proprio corpo permette di percepire chiaramente che nulla, dentro e intorno, si ferma e che tutto continua a esistere in una danza di interrelazione universale.
Lo spettacolo fa parte della programmazione della Florence Art Week (28 settembre – 8 ottobre 2023).