Chi è Rodolfo Siviero? Noto alle cronache come lo “007 dell’arte” è stato spia, amante dell’arte, funzionario statale, dongiovanni e influencer ante-litteram. La sua vita è materiale per un romanzo storico, una storia d’avventura, un feuilleton sentimentale? O si tratta di qualcos’altro? Tre voci umane e una strumentale, quella di un violoncello elettrico, inseguono le tracce ambigue della memoria di Siviero tra inciampi, scoperte, incontri, alla ricerca di qualcosa che sfugge ma irresistibilmente attrae.
Mercoledì, 30 Ottobre 2024
AVREI PREFERITO ESSERE UN GABBIANO TEATRO DELL'ELCE
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di Marco Di Costanzo
liberamente ispirato agli scritti di e su Rodolfo Siviero
voce recitante Stefano Parigi
violoncello elettrico e voce Annamaria Moro
voce narrante Marco Di Costanzo
produzione Teatro dell’Elce
con il sostegno di Regione Toscana, Fondazione CR Firenze
residenza artistica Murate Art District
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Il Teatro dell’Elce nasce a Firenze nel 2006 per dare corpo a una visione del teatro come arte dell’azione e della relazione. Il lavoro della compagnia si articola in una grande varietà di forme sceniche, pur privilegiando gli aspetti più organici dell’arte dell’attore: il corpo, la voce, l’immaginazione, l’energia. Alla riverenza verso gli insegnamenti dei classici, la poetica del Teatro dell’Elce unisce la necessità di intercettare i nodi tragici, sociali e spirituali della contemporaneità.
La compagnia è riconosciuta e finanziata dalla Regione Toscana nell'ambito dei progetti relativi ad interventi produttivi di elevato livello qualitativo in campo teatrale. Le produzioni del Teatro dell'Elce sono state distribuite sul territorio nazionale e la compagnia è stata rappresentante dell'Italia al Festival International du Théâtre d'Alger 2010 (Algeria) e al Festival Internacional de Teatro por la Paz 2011 e 2012 a Barrancabermeja (Colombia).