Partendo dal vissuto quotidiano, Something not Right, una produzione che vede coinvolti artisti cinesi e italiani, si interroga sul concetto di “giusto” nei contesti più svariati, ponendo lo sguardo su tutto ciò che può essere etichettato come “sbagliato”: riflessioni, politiche, identità di genere, orientamenti sessuali, memoria collettiva e personale, storia, estetica, arte, corpo, movimenti, ritmi, tradizioni, futuro.
Contrapporre due punti di vista “corretti” comporta una “scorrettezza”? Messi insieme, più corpi “sbagliati” possono creare un’immagine “giusta”?
Un’altra riflessione è quella che collega “sbagliato” e “strano”. Fatti e immagini strane sono come un filo da cui partire per dipanare la matassa dell’inquietante e dell’incomprensibile. Qualcosa “che non va” non è necessariamente “giusto” o “sbagliato” ma si trova in quella regione liminale e indefinita che, come il gatto di Schrödinger, può essere osservata solo dopo aver aperto la scatola.
Un’indagine, portata avanti da artisti provenienti da contesti molto diversi, che può rivelare punti di vista inaspettati e originali.
foto: Su Guoguang